标题: Neri: I biancorossi hanno tutto da perdere [打印本页] 作者: 兜兜 时间: 2011-10-15 23:36 标题: Neri: I biancorossi hanno tutto da perdere RIMINI. Un cuore colorato di biancorosso e biancazzurro. Per Maurizio Neri, cresciuto nel Bellaria e indiscusso beniamino del “Romeo Neri” Rimini-Bellaria è molto più di un derby.
Due maglie che hanno chiuso idealmente il cerchio della sua carriera da calciatore, fatta di gol a grappoli in tutta la penisola, da Fano a Brescia, passando per Pisa, Napoli, Lazio e Brescia. «Sono nato calcisticamente a Bellaria - attacca Neri - dopodiché mi sono fatto mezza Italia prima di giungere a Rimini, la città di cui ho sempre portato in giro il nome, in cui ho vissuto i miei ultimi campionati da protagonista. Quando mi chiedevano da dove venissi, io rispondevo sempre “Bellaria, provincia di Rimini”, anche quando Bellaria era ancora sotto Forlì». La carriera in biancorosso. Un biennio abbondante, dal 1999 al 2001, quello sotto l’arco d’Augusto, tanto esaltante e ricco di soddisfazioni dal punto di vista personale, quanto zeppo di rimpianti a livello di squadra.
«Il rammarico è non aver vinto niente: erano anni in cui stavo veramente bene, mi sarebbe piaciuto portare almeno in C1 quella squadra». Campionati dominati eppure sfuggiti di mano sul filo di lana, quelli che il bomber passa in rassegna. «Nel 1999-’00 credo che abbiamo fatto qualcosa di straordinario, andando oltre le nostre possibilità. Nella finale play-off con la Vis Pesaro eravamo nettamente favoriti, eppure vi arrivavamo in condizioni precarie e con tante assenze. Ricordo che subimmo un gol evitabile. Il secondo anno era stata costruita una formazione decisamente più forte. Ancora oggi mi è difficile capire cosa ci abbia impedito di vincere. Io per gli spareggi, in cui uscimmo col Teramo in semifinale, non c’ero poiché mi infortunai al ginocchio alla penultima giornata». Poi la triste separazione: «Ho vissuto la prima parte del 2001 da spettatore, non è un segreto che avessi rotto i rapporti con la società. Dispiace perché avrei voluto smettere di giocare con addosso la maglia biancorossa». Il derby di domani. Un altro piccolo cruccio sarà non poter assistere alla stracittadina di domani, visto che oggi Neri allena gli Allievi Nazionali del Parma. «Sono molto contento di quest’avventura. Passare da un settore giovanile professionistico per me era un passo obbligato. Per ora la vivo come un’esperienza gratificante, ma non è detto che non diventi il mio futuro».
Però lui col cuore sarà sugli spalti. «Ovviamente seguo le vicende delle romagnole leggendo i giornali, e devo ammettere che sono stupito delle imprese del Bellaria. Merito del mister e dei suoi ragazzi. Il Rimini invece sta facendo un po’ più fatica, ma sono convinto che verrà fuori, perché è veramente forte. Rimini-Bellaria che partita sarà? Mi immagino i biancorossi più contratti perché avranno tutto da perdere. Per i ragazzi di Campedelli se arriverà un risultato positivo è tanto di guadagnato». I trascorsi da mister. Rimini e Bellaria, due piazze che l’hanno visto protagonista pure da allenatore: nel 2008-09 siedeva sulla panchina del Nanni, l’anno scorso ha allenato i biancorossi, sponda Real. Due avventure senza lieto fine. «L’esonero col Bellaria alla 25ª giornata mi ha dato fastidio, perché non ho potuto concludere il mio lavoro. I fatti poi hanno dimostrato che non ero responsabile. Sul Real, sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto. La società si è fatta solo prendere dalla voglia di strafare. Colgo l’occasione per augurare buona fortuna a Pretelli».