Mirko Palazzi saluta Rimini "Certi treni bisogna prenderli"

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LEGAPRO - Niente rinnovo in biancorosso: il terzino va a Cosenza

RIMINI (c.c.) La firma sul contratto è arrivata materialmente nel pomeriggio di ieri. Mirko Palazzi è a tutti gli effetti un giocatore del Cosenza, dopo aver sostenuto le visite mediche ieri mattina e l’allenamento pomeridiano con i nuovi compagni. Per l’ex terzino biancorosso una bella opportunità, la seconda lontano dalla sua Rimini dopo l’esperienza con il Castelnuovo Garfagnana di 6 anni fa: “Per me la maglia biancorossa non è stata soltanto quella delle ultime tre stagioni - dice “Pala” da Cosenza - visto che a Rimini ho fatto tutto il settore giovanile. In totale sono rimasto 10 anni e anche per questo non posso che augurare un grande in bocca al lupo a società, squadra e ai tanti ragazzi che ho lasciato lì”.
Un jolly preziosissimo che non ha mai lesinato sudore per la maglia, era proprio impossibile continuare con quella a scacchi? Il fluidificante della nazionale di San Marino allarga le braccia: “Il contratto non mi è stato rinnovato, vuoi per alcune ambizioni economiche da parte del sottoscritto, vuoi perché non rientravo più nei piani della società. Sta di fatto che le nostre strade si sono divise ma il fatto curioso è che devo ancora ringraziare mister D’Angelo per avermi in un certo senso ‘raccomandato’ al tecnico Cappellacci che sta forgiando il nuovo Cosenza. A 26 anni si tratta per me di una bella opportunità, questo è il momento buono nella carriera di un calciatore e certi treni bisogna saperli prendere. Cosenza è una bella piazza con alle spalle un passato importante e una tifoseria molto calorosa”.

Nella valigia aperta ieri in Calabria c’era però ancora qualcosa di biancorosso: “I ricordi più belli restano per me la promozione in Seconda Divisione con la festa di Terni dopo la vittoria nella finale playoff, ma anche la salvezza ottenuta l’anno scorso ai playout dopo una stagione un po’ particolare. Due soddisfazioni che porterò per sempre con me così come continuerò a mantenere i contatti con tanti ragazzi come Marco e Andrea Brighi, Baldazzi, Scotti e lo stesso Onescu che è andato a Grosseto. Chissà che un giorno le nostre strade non si possano incrociare di nuovo”.