TA的每日心情 | 开心 2022-2-8 19:10 |
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RIMINI (c.c.) Amici contro. Dalle memorabili sfide ai tempi della serie B, quando entrambi avevano addosso la maglia a scacchi, al faccia a faccia per una promozione in serie D che potrebbe mettere la ciliegina sulla torta di una grande carriera. Sandro Porchia (nella foto il suo gol vittoria contro il Lecce nella stagione 2006-07) si appresta ad affrontare Mastronicola nello spareggio Ribelle-Sammaurese di domani a Forlì, con la consueta tranquillità e concentrazione: “Comunque saremo entrambi emozionati – racconta il difensore centrale riminese d’adozione – perché non contano né età né categoria quando c’è la possibilità di scrivere una pagina storica per il proprio club, visto che tanto per noi quanto per loro sarebbe la prima volta in serie D”. La Ribelle di Sandro Porchia avrebbe forse qualche rammarico in più nella lunga volata per il primo posto, visto che al match di ritorno al “Macrelli” di San Mauro, il team di Castiglione di Ravenna si era presentato con 7 punti di vantaggio: “Bisogna anche dire che nella prima parte del campionato loro erano avanti di 5-6 punti. Secondo me entrambe le squadre meriterebbero la promozione. Ventitre vittorie noi, 22 loro, una roba mai vista da molti anni a questa parte. Eppure tutti questi numeri non sono stati sufficienti per centrare il primo posto in solitario. E alla fine ci è pure andata bene che si gioca lo spareggio e non contano gli scontri diretti”. Quanto potranno pesare domani i risultati maturati in regular-season? Porchia è sereno: “Nella partita di andata in casa nostra, eravamo agli inizi del campionato e ci dovevamo ancora assestare. Finì 0-0 ma fummo molto fortunati, la Sammaurese avrebbe meritato di vincere largo. Al ritorno invece un tempo a testa, sarebbe potuta finire in pareggio ma furono più bravi. Ora però è una gara secca, noi siamo coscienti dei nostri mezzi e daremo tutto per farcela. Massimo rispetto per la Sammaurese ma nessuna paura”. Così come nessuna scommessa con Mastronicola: “Ale è un esempio per tutti, in campo e fuori. Il primo anno al Rimini, in ritiro eravamo in camera insieme e mi fece subito un’ottima impressione. Che dire, vinca il migliore anche se spesso queste partite vengono decise da un episodio”. E cosa farà Sandro Porchia da grande? Al momento il ritorno da ex a Rimini è ancora lontano: “Non ci penso soprattutto perché non ho ancora deciso quale sarà il mio futuro. Se dovesse saltare fuori un discorso diverso dal giocatore, lo prenderei in considerazione con entusiasmo. Se invece dovessi ancora giocare, tornare magari al “Neri” mi scatenerebbe le solite emozioni e anche tanto scoramento. Perché ogni volta che ci passo accanto, quello stadio mi porta alla mente tanti bei ricordi e vedere ora le tribune semivuote mi dà molta tristezza”. Ma proprio Porchia insegna che non è mai finita: “Spero che il Rimini torni subito in C. Bisogna essere positivi e sono sicuro che il presidente De Meis sia la figura giusta per farlo. Sta lavorando bene e con il tempo otterrà i risultati che merita lui come la città di Rimini”. |
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