Mastronicolacorre verso la serie D

lolo

RIMINI Stadio “Morgagni” di Forlì, domani ore 16,30. Si gioca lo spareggio tra Sammaurese e Ribelle, l’ultimo atto di una appassionante corsa a due per il primo posto nel girone B di Eccellenza Emilia-Romagna. In palio c’è la promozione diretta in serie D, chi perde potrà riprovarci attraverso i playoff. Ma Sammaurese-Ribelle, per i tifosi biancorossi, è anche e soprattutto Mastronicola-Porchia, ex contro, ex di un Rimini che faceva sognare. Per “Mastro” (nella foto al “Neri” con la maglia a scacchi), che a giugno taglierà il traguardo dei 40 anni, la possibilità di centrare l’ennesima promozione in carriera, cosa che sarebbe potuta succedere senza spareggio, ma senza rimpianti: “Entrambe le squadre hanno fatto tanti punti – commenta Mastronicola – e addirittura negli ultimi 10 anni solo il Ravenna ci era riuscito ma in un campionato con 36 partite. Inutile stare a rammaricarsi dopo un cammino del genere, a volte magari si è portato via 3 punti senza meritarlo, altre volte no. Non credo ci siano rimpianti né per noi né per loro, abbiamo fatto tutto quello che c’era da fare e adesso siamo qua pronti per l’ultimo scontro”. In regular-season una vittoria per la Sammaurese (3-1) e un pari (0-0) nello scontro diretto: “Non contano più niente, il campionato è una cosa mentre qui se perdi non puoi più rifarti, anche se resta la carta dei playoff. Ricordando la partita di ritorno giocata in casa, lì avevamo tutto da perdere perché eravamo a -7 e se non avessimo vinto, la Ribelle se ne sarebbe andata. Ora è una gara secca ma credo si giocherà a viso aperto come in campionato”. E il derby nel derby con Sandro Porchia? “Ci siamo incontrati proprio stamattina (ieri mattina, ndr) in centro a Rimini, ci abbiamo riso su scherzando come ai vecchi tempi, un abbraccio e appuntamento a domenica”. Tra l’altro, chi vince va in D e potrebbe avere la possibilità di tornare da ex al “Romeo Neri”, nel caso in cui i biancorossi vengano inseriti nel girone con le altre emiliano-romagnole: “Ci sto pensando molto a questa eventualità – prosegue “Mastro” – e più ci penso e più non ci si crede. Il progetto della Sammaurese parte da lontano, l’obiettivo era questo quando io ancora giocavo a Rimini. Ora c’è la possibilità di tagliare questo storico traguardo e pensare di poter tornare da avversario nello stadio della mia città è un qualcosa di impossibile che invece è diventato possibile. Purtroppo per il Rimini i fatti sono questi, quest’anno si è scritta davvero una brutta pagina”. Il difensore frusinate si toglie anche un sassolino dalla scarpa: “Quando si retrocede le colpe sono di tutti. Ho ascoltato la conferenza stampa di De Meis e ho sentito che il presidente si è addossato anche colpe che in realtà non merita, il che è una cosa positiva perché dimostra di essere un vero leader. Altri invece non si sono presi le giuste responsabilità, come se qualcuno dovesse applaudirli per una retrocessione che in altre città difficilmente avrebbero perdonato come invece è successo a Rimini. Mi immedesimo nel tifoso del Rimini e tutto questo mi sembra veramente assurdo”.