Frara: "Dopo i play off... spero sia ancora Varese"

Max

Il 31 ottobre 2001, Alessandro Frara (28) mette a segno il doppio esordio da sogno, in maglia bianconera e in Champions League. Ancora un anno di A, poi un'onesta carriera da sherpa nelle mediane di Serie B, salvo una parentesi di C a Rimini. Fino al limbo di quest'estate, quando ha intravisto nuovamente la vetta Serie A, in maglia Varese, prima di ritrovarsi senza contratto.
In ESCLUSIVA per TMW ecco la sua voglia di rimanere dalle parti dell'Ossola: non ci sarà il fascino della musichetta, ma continuerà a servire uno sherpa per risalire la montagna Serie B fattasi ancora più ripida.

Alessandro, dopo un campionato nel centrocampo del Varese dei miracoli, ti ritrovi svincolato. Come mai?
"Già tre mesi prima della fine del campionato mi era stato promesso che avrei rinnovato. Abbiamo portato avanti una trattativa, non ci siamo messi d'accordo, per poco è saltata. Non so se sia chiusa definitivamente o meno, fatto sta che dopo una stagione ottima, nella quale ho sfiorato la A, non me l'aspettavo".

È un problema tecnico oppure economico?
"Secondo la società è un problema di cifre. Pensavo si potesse risolvere tutto nonostante il cambio di DS, invece non è andata così. Avevo voglia di tornare nel calcio che conta, l'estate scorsa dopo la telefonata di mister Sannino mi sono rimesso in gioco con entusiasmo, in una piazza che mi permettesse di rilanciarmi. E credo di esserci riuscito".

Puoi spiegarci le alchimie dell'undici di Sannino della scorsa stagione, capace di arrivare da matricola ai play off per la A?
"L'organizzazione di gioco sicuramente, poi l'ossatura base giocava assieme da più anni e si trovavano a memoria. Si è creato un legame forte nel gruppo, e una serie d'incastri hanno permesso di ottenere i grandi risultati che sono sotto gli occhi di tutti".

Pensi che sia tramontata anche l'ultima possibilità di rinnovare?
"Da quello che mi è stato detto, in questi giorni è rallentata molto la trattativa. L'ultimo contatto è di ieri, da parte mia c'è la volontà di andare incontro alla società".

Sei deluso dal comportamento dei dirigenti lombardi?
"Ognuno fa le proprie scelte. La mia volontà di rimanere c'era e c'è, spero che si possa trovare una soluzione. Potranno prendere la strada che più vogliono, è nella logica delle cose".

Se saltasse l'accordo con i biancorossi, come intenderesti muoverti?
"Sto bene fisicamente, sono reduce da una stagione positiva, penso che arriverò a trovare una soluzione buona. Sono sereno, il calcio però è cambiato, se fossimo stati qualche anno fa avrei già firmato molto prima con un'altra squadra. Ho qualche contatto ma niente più che una chiacchierata".

È la seconda estate consecutiva che ti ritrovi senza squadra.
"A Rimini sono stato obbligato a trovare un'altra soluzione, visto il fallimento del club. Quest'anno invece i dirigenti mi hanno detto che avremo trovato un accordo, dopo le vacanze abbiamo parlato ma non si è ancora arrivati a una sintesi".

Escludi un tuo ritorno a La Spezia, ambiziosissima piazza di Prima Divisione?
"Sì, non c'è stato niente".

A fronte di un progetto ambizioso, scenderesti di categoria?
"Se c'è una società vogliosa che punta a qualcosa d'importante...perché no. Anche se la mia ambizione sarebbe di rimanere in Serie B".

Nel 2012 compirai trent'anni, sei soddisfatto della tua carriera?
"Col senno di poi è facile dire. Sicuramente ho fatto una buona carriera, la sfortuna è stata quella di aver giocato in squadre che poi sono fallite o retrocesse per problemi societari. Se fossi andato in un ambiente con un progetto ottimo, magari la carriera sarebbe andata diversamente. A parte un anno in A e uno in C, ho sempre giocato in B, sono comunque contento".

Harbuzi

forza rimini