Rimini, l’impronta di Greco

Mike

«Ora i ragazzi hanno imparato a fidarsi di me»
RIMINI. Altro che settimana di relax. Tutti al lavoro, a svolgere “i compiti delle vacanze” di Marco Greco. Tanto di cappello a chi va in campo la domenica se il club di Biagio Amati ha terminato il 2011 al secondo posto, certo. Ma merito pure di chi mette i giocatori nelle condizioni di farli rendere al meglio la domenica. Nello specifico quindi il preparatore atletico Greco, per sei anni alle “dipendenze” di Danilo Chiodi nel Rimini targato Cocif. Così l’attuale società di piazzale del Popolo gli ha dato carta bianca nella gestione dei muscoli della rosa di D’Angelo, nella speranza che i biancorossi volassero sul rettangolo verde. Speranze tutt’altro che disilluse, basti vedere la trionfale cavalcata nei play-off di D, in cui i romagnoli viaggiavano a velocità doppia rispetto agli avversari. Risultati figli dunque di una condizione atletica eccelsa, che gli hanno fatto guadagnare di riflesso anche la fiducia incondizionata della rosa, disposta quindi persino ad eseguire i suoi dettami durante questi giorni.
«Dopo l’esperienza dello scorso anno - spiega Greco - i ragazzi hanno imparato a fidarsi di me, perché sanno che se lavorano in un certo modo, la domenica arrivano pronti. Per questo ho dato dei “compiti delle vacanze”: ognuno di loro ha un cardiofrequenzimetro, per fare allenamenti mirati soprattutto sulla quantità. Tre per chi ha giocato meno, due per i più utilizzati dal mister. Questo perché dal 27 al 30 ci saranno 4 giorni di doppie sedute: al mattino lavoro aerobico nel parco della Stella alternato a sedute in palestra, mentre nel pomeriggio D’Angelo curerà la parte tecnica». Il preparatore atletico allarga il concetto. «È importante presentarsi bene al rientro dalle vacanze, perché faremo una preparazione abbastanza pesante, che permetta ai giocatori di arrivare in forma ad aprile ed eventualmente ai play-off. Un lavoro diverso da quello della settimana-tipo, che punta a costruire, come la chiamo io, una sorta di “piattaforma antisismica” su cui sviluppare l’atleta in chiave muscolare. Anche perché molti di loro fino a due stagioni fa militavano nella Berretti, per cui non possiedono tali basi motorie, che potevano avere ad esempio calciatori affermati come Jeda e Floccari, due dotati di una forza esplosiva sopra la media». Carichi di lavoro differenziati a seconda dei giocatori («Chi ha tirato la carretta, come Baldazzi, Cardinale, Marco Brighi e Gerbino Polo, lavorerà ad un’intensità minore»), che Greco si augura nel 2012 possano favorire la definitiva esplosione di Spighi. «In 3 anni è passato dalla Promozione alla Lega Pro, non posso farlo allenare al livello degli altri, altrimenti rischiamo di bruciarlo. Spighi possiede qualità atletiche enormi, ma non essendo abituato a compiere 6 allenamenti a settimana, sta pagando questo tipo di lavoro. Mi auguro in primavera possa dare il meglio».E se lo augurano soprattutto i tifosi romagnoli

Deac

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