Rimini, la nuova veste di Baldazzi Da bomber di razza a uomo assist

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RIMINI. Pierluigi Baldazzi sorride con la stessa facilità con cui dribbla un avversario. Non è un caso che abbia imparato a farsi voler bene dai suoi compagni di squadra ed è diventato l’anima del Rimini.
Baldazzi ha impiegato poco per fare breccia nei cuori dei tifosi. Giusto 71 minuti, il tempo che gli è servito per andare in rete il 5 settembre 2010, prima giornata di D, col Luco Canistro (2-2). Eroe promozione. Altra storia e altra vita per l’ex Fano il primo anno in biancorosso, in cui nei turni iniziali fa addirittura la spola tra campo e panchina. Questione di poche settimane, perché dopo il gol all’Atletico Trivento il 3 novembre, si prende di prepotenza un posto da titolare che non mollerà più. Non in attacco come le domeniche iniziali, ma sulla corsia mancina, a seminare i terzini a furia di sgasate. Cambiano i moduli (4-3-3, 4-4-2, 4-2-3-1), ma la costante resta sempre lui, tra i principali artefici della promozione in Lega Pro, grazie a 11 gol e 10 assist in 41 presenze tra regular season e play-off.
Assist-man, non goleador. Alla faccia di chi dubitava del suo potenziale al piano superiore, il 10 del Rimini pure in Seconda Divisione ha continuato a fare il bello ed il cattivo tempo, sfornando assist (6) a raffica per i compagni. Pietra angolare nello scacchiere di D’Angelo, che 18 volte su 19 l’ha schierato dal 1’, il rovescio della medaglia parla però di 2 miseri gol. Siglati per giunta con la Sambonifacese, gara in cui eccezionalmente ha agito da centravanti, e col Bellaria, per gentile concessione del portiere Venturi. Una causa perchè l’ex Fano non punge più sotto porta? Il Rimini in Lega Pro non è più la regina incontrastata due spanne sopra tutti, ma un undici operaio, il cui valore assoluto è determinato dalla forza del gruppo, per cui Baldazzi non si può più concedere il lusso di estraniarsi dalla fase difensiva. A suon di ripiegamenti, raddoppi e diagonali entro la propria metà campo, ha fornito sì un apporto imprescindibile anche quando la palla ce l’hanno gli altri, che inesorabilmente ne hanno intaccato la lucidità negli ultimi 16 metri. Un sacrificio che ne ha tuttavia ulteriormente esaltato il suo talento, conferendogli lo status di uomo-squadra a 360°.
Capolinea? Nelle settimane passate si era vociferato di un interessamento di alcuni club di B. Fantamercato o fondo di verità? Naturalmente i tifosi biancorossi si augurano la prima.