Verso un derby che spiegherà tante cose

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FORLÌ. Un derby per sognare. Non sarà mai un piccolo crocicchio di periferia la sfida con il Rimini ma nell’occasione assomiglia ad un vero e proprio incrocio nell’ora di punta con la tensione che sale progressivamente.
L’opinione di Alessandro Evangelisti è netta: “Se vinciamo si sale a 34 punti e a gennaio questa quota significa poter pensare ad una stagione non più ancorata all’obiettivo salvezza. Certo la matematica ancora non darà certezze, ma il quel caso il risultato della vittoria in un derby così sentito soprattutto a Forlì ci porterà una carica nuova”.Quindi un derby per volare nelle parole del centrocampista nonostante i risultati conseguiti dalla squadra di Attilio Bardi nei due precedenti stagionali al Morgagni contro Santarcangelo e Bellaria con un solo punto conquistato, non incoraggino l’ascesa degli entusiasmi. “Questa è una partita che fa la differenza in tutti i sensi - aggiunge convinto il centrocampista - anche perché completato il girone di andata siamo entrati nel periodo più delicato del campionato in cui tutte le partite assumono una valenza diversa e per questo maggiore”.La classifica illustra un divario di 13 punti, se si aggiunge al Forlì anche il punto tolto per la penalizzazione, è questa la vera differenza? “Il dato della classifica è oggettivo e sincero. Noi per primi sappiamo quanta fatica e sacrificio abbiamo dovuto impegnare per raggiungere questo livello. Però se si scende nei particolari la rosa del Rimini non ha nulla da invidiare alla nostra. Ci sono molti giocatori di qualità ed uno come Taddei, forse il migliore di tutta la categoria, noi non l’abbiamo. Poi per sfortuna o per demerito, non sta a me giudicare, il Rimini non ha ottenuto fino ad ora quanto aveva programmato anche se vengono da due risultati consecutivi contro Pro Patria e Valle d’Aosta molto positivi”.Vissuta da ex la vigilia di Alessandro Evangelisti non si discosta da quella degli altri suoi compagni. Alla seconda stagione a Forlì dove ha ritrovato la brillantezza che in riviera sembrava smarrita può guardare al derby con disincanto e senza “nostalgia canaglia”. “Sarà una gara tosta questo è fuori di dubbio. E siccome li conosco bene, so che ci presseranno alti per impedirci di sviluppare il nostro gioco. Dal canto nostro, noi dovremo essere bravi a trovare altre soluzioni mettendo in campo tanta grinta e carattere, perché questi elementi la formazione di D’Angelo li possiede”.