Esposito: "Il Rimini mi interessa, ma non ora. Vedremo..."

梓由衣

Nelle frenetiche giornate di domenica e di ieri, è spuntato un nome nuovo, quello di Antonio Esposito, possibile nuovo interlocutore di Amati per un ingresso in società. Il 42enne imprenditore riminese di origini napoletane ha interessi nel settore della telefonia (marchi 3 e Wind con una trentina di negozi disseminati nel Lazio) e nel ramo immobiliare, oltre a rivestire il ruolo di partner del gruppo Sarni, a capo di una catena di autogrill e aree di servizio sparse in tutto il Belpaese. Esposito, la scorsa estate accostato alla volontà di acquisire di quote di Pisa, Triestina e Piacenza, lavora a Roma ed è il presidente del Città di Marino (serie D) al quale il Rimini ha prestato il bomber della Berretti, Indelicato per il torneo di Viareggio. Ma è soprattutto amico di Biagio Amati: “Sono stato ospite di Biagio domenica e abbiamo visto insieme la partita - dice Esposito, raggiunto telefonicamente in viaggio di ritorno a Roma -. Il mio interesse per il Rimini? C’è sempre stato, ma è una cosa naturale visto che si tratta della squadra della mia città a cui tengo molto. Ma da qui a dire che potrei aver intavolato una trattativa per l’acquisizione della società, ce ne passa eccome. Al momento non esiste nulla di tutto questo, anche perché so che la dirigenza è impegnata in altra trattativa. E non è certo mia intenzione intromettermi”.

La sensazione è quella che, superando indenne la scadenza del 18 febbraio, il Rimini abbia evitato una pericolosissima buca nella sua storia. Domanda schietta per Esposito: ha contribuito al pagamento degli stipendi con relativo scampato pericolo di penalizzazioni, sospensione dei contributi da parte della Lega? “No, io non c’entro nulla”.Che questo basti a far definire l’accordo preparato con Bse?