Rimini: Nicastro e quella gloria senza corona

小碗馄饨

Segnare una doppietta e alla fine ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. E' quello che è capitato a Francesco Nicastro, attaccante del Rimini domenica pomeriggio. La punta romagnola dopo aver portato la sua squadra sul 2-0, al novantesimo si è trovato con le mani vuote e l'ovazione dello stadio di casa per l'impresa della squadra di mister Petrone, capace di rimontare fino al 3-2.

Al "Mercante" di Bassano chi ama il calcio non ha potuto far altro che applaudire le prodezze di questo giocatore classe 1991 nato a San Cataldo in provincia di Caltanissetta, che dopo aver fatto la trafila nel Catania si è trovato a cercar fortuna (come tanti ragazzi della sua età) sui campi di Lega Pro.

La partita di domenica a Bassano è stato l'esordio per lui con la maglia del Rimini, dopo l'exploit della scorsa stagione nelle file del Bellaria dove ha siglato ben 10 reti.

Marco Osio, tecnico dei romagnoli dopo averlo apprezzato la scorsa stagione nei bellariesi, l'ha voluto con sé nell'esperienza biancorossa e il ragazzo siciliano ha subito risposto presente. A suon di gol. E che gol!

Il difetto di chi scrive è quello di non riuscire mai a raccontare per intero ciò che un'immagine può rappresentare in pochi fotogrammi. Con il vantaggio di vederla e rivederla quante volte si vuole. Ci proviamo, da profani.

Partiamo dalla prima rete: lancio da lontano del suo compagno di reparto Fall.

La sfera spacca in due la difesa del Bassano e Nicastro ha poche chance di beffare il difensore con un movimento che gli avrebbe fatto perdere tempo. Così decide che quella palla va addomesticata come si farebbe a calcetto con gli amici. Esterno sinistro e reparto arretrato giallorosso colto di sorpresa. A tu per tu con il portiere Rossi, Nicastro lo beffa con un tocco di destro. Gran gol.

Il Rimini legittima il vantaggio con una condotta di gara accorta e in contropiede fa il 2-0. Azione che si sviluppa sull'out di sinistra. La sfera arriva con un traversone basso in area. Ancora una volta Nicastro capisce il lancio del compagno e allo stesso tempo anticipa i difensori di casa, piuttosto fermi nella circostanza. Sinistro volante di precisione e Rossi ancora una volta battuto. Neanche gli orafi lavorano l'oro con la stessa accuratezza con cui la punta dei romagnoli ha infilato il portiere giallorosso per la rete del raddoppio.

Due perle che alla fine non sono servite a nulla, ma se il buongiorno si vede dal mattino, a Rimini possono cominciare a pensare che questa sarà una stagione dove il prezzo del biglietto sarà ben speso. Anche dalle sconfitte si può trarre giovamento.