Rimini, i giovani puntano forte

小小碗馄饨

CALCIO D - Primo giorno di test agli ordini del tecnico Salvatore Campilongo. Oggi replica sempre a Miramare

RIMINI Se è vero che nel calcio vale tanto anche la scaramanzia, al Rimini non poteva andare meglio. Primo giorno di test fisici per la parte di rosa biancorossa agli ordini di Salvatore Campilongo sotto un mezzo diluvio pomeridiano. E allora, per prenderla alla leggera e non pensare ad un’estate che non c’è, si può colorare di biancorosso il famoso antico adagio e pensare positivo con la rima “inizio bagnato, anno fortunato”. E’ di certo quel che sperano i tifosi biancorossi, che stanno vedendo man mano prendere forma la squadra.

Sul campo in erba di Miramare ieri si sono ritrovati i giocatori tesserati, tra cui ovviamente spiccavano gli esperti Ricchiuti, Gambino, Cacioli e Di Maio. Senza sottovalutare Torelli, giovane sì, ma con una certa esperienza già alle spalle. “Mi aspetto un anno di grandi soddisfazioni - dice il centrocampista che compirà vent’anni a novembre -. Sono nato a Forlì sono pronto a fare bene con la maglia del Rimini e magari di segnare anche qualche gol importante. Ho scelto Rimini perché c’è un progetto ambizioso: ho parlato con il direttore e il mister e ho capito subito che qui si vuole vincere. E lo voglio anch’io. Questo sarà il mio quarto campionato di Serie D, ma sarà il primo in cui lotterò per qualcosa di importante. L’anno scorso ho avuto anche la possibilità di giocare parte della stagione in LegaPro con il Forlì, dunque credo di avere già una discreta esperienza: sono pronto per una piazza importante come Rimini”.

Parlando di caratteristiche, Torelli mostra la maturità di chi sa anche che deve migliorare. “Mi piace inserirmi negli spazi e giocare senza palla, mentre devo ancora lavorare sulla fase difensiva, dove spero di riuscire a migliorare. Giocatori a cui mi ispiro? Direi Guarin e Marchisio”.

Gioventù ed esperienza anche per Giorgio Brandi, che arriva dal Corigliano ma che ha già giocato campionati non solo giovanili. “L’obiettivo di questa stagione è vincere perché è l’unica cosa che conta. Conosco Rimini per esserci stato in vacanza, ma pur avendo già giocato anche con i grandi, non mi era ancora capitato di venirci per il calcio”.

Il portiere Umberto Scalese arriva dalla Primavera del Napoli. “Ho scelto Rimini perché tengo a dare il mio contributo per fare vincere la squadra, perché questa città e la società meritano di stare più in alto”.

C’è emozione nelle parole dei ragazzi. Ed emozione reciproca quando esce dallo spogliatoio Daniel Di Nicola. Non uno qualsiasi, non solo un giocatore giovane del quale già si dice molto bene, ma il figlio di Davide, il “Cobra” che ha lasciato gol ed emozioni nei cuori biancorossi. “Sono un terzino sinistro e vengo dal Pescara - precisa Daniel -. Sicuramente tutti sanno quello che ha fatto mio padre qui a Rimini e sono qua anch’io per fare bene. Sia per me che per la squadra sarà un anno importante. Cosa mi aspetto da questo campionato? Di vincerlo. Sono davvero contento di poter indossare questa maglia, da piccolo venivo spesso a vedere mio padre giocare e ora sono qui per giocare con Ricchiuti: è una sensazione bellissima”.